Massimo Portolani

Questo è il sito personale di Massimo Portolani, imprenditore nel settore elettronico e programmatore, musicista, con interessi nelle scienze sociali, nella fotografia e nei viaggi.
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Il declino inarrestabile(?) dell'Italia

Ieri ero al mare a Phaselis, un'antica città nel sud della Turchia da dove passò Alessandro Magno e che conobbe splendore sotto gli imperatori Romani, fra i quali l'ispanico Traiano. Un ragazzo turco ha iniziato a parlarmi e, saputo che sono italiano, mi ha chiesto cosa pensiamo in Italia della situazione turca. Io gli ho risposto che la Turchia è messa molto meglio dell'Italia, perché può fare una politica economica, grazie alla sua valuta, può fare una politica estera indipendente, grazie alla capacità dei suoi politici e alla forza militare (il secondo esercito della Nato). In Turchia ci sono problemi, ma esiste la possibilità di risolverli e ci sono ancora tanti turchi capaci di fare lavori di ogni tipo, ancora tante fabbriche che producono, non ci sono sciocchezze come la fantomatica transizione verde (scusatemi, ma l'inglese lo so, e di usarlo quando se ne può fare a meno mi fa pena, come mi fanno pena i politici che lo usano nei nomi delle leggi).
In Turchia si vedono un mucchio di veicoli adatti alle famiglie, come il Peugeot Rifter, il Citroen Berlingo e Opel Combo (tutti Stellantis), con il motore diesel, mentre in Italia hanno fatto la scelta scellerata di venderli solo elettrici (per colpa della normativa Euro 7). Se vi interessano alcuni dettagli sulla 'convenienza' dei mezzi elettrici, li trovate in fondo a questo testo. Quando sarà evidente la fregatura che c'è dietro le auto elettriche, le persone inferocite - compresi quelli che hanno perso il posto di lavoro - non saranno proprio tenere con chi le ha spinte in questa situazione.
Non voglio addentrarmi sulla bontà dei governi dei due paesi, anche se non posso che trovare ridicolo il fatto che una persona, mai votata, come il Sig.Draghi abbia definito dittatore un presidente votato come il Sig.Erdoğan (si legge Erdoan). Se mai, in base a come si potrebbe interpretare il termine latino dictator, sarebbe vero il contrario.
Il fatto è che l'Italia non può fare una politica economica seria, perché deve rispettare i parametri di Maastricht e perché non ha più una propria valuta. Non può legiferare in un modo che non segua le direttive europee. Non può fare una politica estera che le convenga, per mancanza di forza militare indipendente, visto che fa parte della Nato e ha decine di basi americane sul proprio territorio.
La Turchia, fra mille difficoltà, per lo meno ci può provare. Leggo di commenti ironici sul fatto che la lira turca ha perso tantissimo negli ultimi 10 anni (passando da 3 a 30 lire per euro), ma in realtà svalutare permette di rimanere competitivi spalmando il danno su tutti, anche chi ha soldi e rendite.
In Italia non si può svalutare e quindi l'unica possibilità che rimane è portare via ricchezza ai cittadini (ma ormai si è raggiunto il limite massimo) sia con tasse che con il gioco d'azzardo, che vendere, a soggetti esteri, i beni italiani, o mantenere bassi i salari, importando in quantità immigrati, disposti a tutto per un vantaggio (miraggio) futuro.
Pure in Turchia stanno soffrendo la presenza di circa 4 milioni di rifugiati siriani, e la gente me lo dice apertamente. Ma anche qui bisogna dire la verità. E' stato necessario e umanamente lodevole l'aver accolto dei poveracci che scappavano da una guerra scatenata dall'esterno. E poi mi pare che il governo turco si sia fatto pagare 10 miliardi di euro, dal 2011, per assistere i rifugiati (fonte: sito commissione europea).
Certamente in entrambi i paesi c'è il problema dei giovani più preparati che cercano migliori opportunità all'estero, ma mi pare che qui in Turchia ci sia ancora una imprenditorialità di piccoli artigiani che non viene sistematicamente ostacolata come accade in Italia.
In un mondo dove non riesco a vedere un'isola felice, per quanto mi sforzi, mi pare che la Turchia sia messa meglio dell'Italia. E' anche una questione demografica, l'Italia è un paese di vecchi, e i giovani sono stati tenuti a guinzaglio dai genitori, grazie alle pensioni che ricevevano (da paradiso per i pensionati con solo retributivo e da inferno per i giovani che andranno in pensione con solo contributivo).
Si vuole importare forza lavoro estera per far fronte a questa carenza. Premesso che gli immigrati bravi (la maggioranza) mi stanno simpatici e godono di tutto il mio rispetto, bisogna essere coscienti del fatto che l'Italia che verrà non sarà la stessa che conoscevo nella mia infanzia, negli anni '60.
Le tradizioni si diluiranno, i modi di fare si modificheranno, magari anche in meglio, ma non si deve pensare e dire che questo fatto non esista. Nota bene, non dico problema, perché io non lo vedo come necessariamente un problema, ma è un fatto. Il problema se mai sta nella incapacità di gestire la situazione. Si può gestire in modo intelligente, per il vantaggio di tutti, o si può gestire il tutto senza regole, poche e certe, e lasciare i migliori (immigrati compresi) alla mercè dei peggiori.
(2 settembre 2023)



Un pò di dati di confronto fra elettrico e termico.

Dal sito Peugeot, per il mezzo E-Rifter, usando il loro calcolatore si ottengono i seguenti dati:

  • Tipo di guida Normale, velocità 70 kmh, temperatura esterna 25°: Autonomia 278 km
  • Tipo di guida Dinamico, velocità 110 Kmh, temperatura esterna 5°: Autonomia 153 Km
    Ho sentito da chi ha macchine elettriche anche di peggio, specie se c'è un carico a bordo.

    Calcolando che la batteria è da 50Kwh, se la si vuole caricare in casa con 3Kwh (e questo significa non usare la corrente per altro, se no salta il contatore), ci vogliono 16 ore. Al prezzo medio in fascia F0 dell'ultimo anno (da ottobre a luglio), di 0.30 al Kwh, parliamo di 15 euro per fare una media di 215 km (media fra 278 e 153). Cioè 7 centesimi al Km. Questo è il prezzo che si pagava con una macchina diesel, quando il gasolia costava 1.4 al litro. Certamente, con le politiche di spingere in alto il prezzo dei carburanti per far spingere la gente a comprare l'elettrico, oggi pare più conveniente un km elettrico. Ma io con la mia macchina diesel faccio il pieno e se prendo l'autostrada ai 120 kmh, faccio di certo 1000 km. Con una macchina elettrica mi dovrò fermare 4 volte almeno, e fermarmi come minimo un'ora ogni volta e il prezzo da pagare sarà quasi il doppio di quello che si paga a casa.
    A questo va aggiunto il costo di una macchina elettrica, notevolmente superiore a quella tradizionale.
    Parlando con un mio amico ho sentito che, dove abita lui, ad Hong Kong, cominciano a venir fuori anche i problemi di manutenzione dell'elettronica. In pratica mi ha detto che per le macchine elettriche succede un pò come per i telefoni, che dopo un paio d'anni cominciano a dar problemi, e bisogna portarle frequentemente in riparazione. Ma questa la dico come ultima notizia appena giunta, non ho alcun dato per affermarlo, a parte quello che mi ha detto lui.
    Se mettiamo tutto insieme, ci sono sufficienti ragioni per darsi una martellata sui piedi, per non dire un altro posto.